Riporto la sintesi dell’incontro con don Pino Isoardi, della Città dei Ragazzi di Cuneo. Un momento bellissimo, molto partecipato sul tema della preghiera, che sta a cuore a tutti.
LA PREGHIERA, CUORE DELLA VITA.
I due polmoni della comunità dei piccoli fratelli di Charles de Foucauld, sono I POVERI, nostri maestri, e la PREGHIERA: per scoprire Gesù nell’Eucarestia e servirlo nei poveri.
I poveri educano anzitutto ad avere un LINGUAGGIO SEMPLICE.
Iniziamo da un testo di Matteo:
Mt. 7, 21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me …
A volte pensiamo che non bisogna tanto pregare, quanto FARE.
Ma Gesù in questo caso ci parla del legame tra pregare e vivere.
La nostra vita deve essere collegata al Padre.
A volte c’è una SCOLLATURA tra preghiera e vita: allontaniamo la vita dalla preghiera, e la preghiera dalla vita.
In Corea visitando un uomo malato di lebbra mi sento rispondere: “quando siamo in Chiesa siamo tutti angeli, quando usciamo ci cadono subito”.
Ci sarà sempre una distanza, ma almeno bisogna TENDERE ALLA COERENZA.
Gesù dice che IL VERO MIRACOLO É VIVERE IL QUOTIDIANO E LA NOSTRA VITA IN AMICIZIA CON DIO. E questo è alla portata di tutti. Viverla con Lui e in alleanza con Lui. Perchè questa è la SANTITÁ DELLA PORTA ACCANTO. A volte anche con persone che hanno DESIDERIO DI VITA AUTENTICA, anche se non si va a Messa, ti viene da dire QUI C’É SANTITÁ. Vivere in modo autentico IN Gesù, da fratelli e grazie allo Spirito Santo diventa il nostro compito più importante.
Ci facciamo due domande e poi ci chiederemo come faccio a capire se la mia preghiera è vera, autentica.
DUE IDEE SULLA PREGHIERA
- La preghiera non è anzitutto un DOVERE ma un MERAVIGLIOSO DONO: quando diciamo “dobbiamo pregare”, “Dio se lo merita” … rende la cosa subito pesante. Come gli insegnanti che dicono BISOGNA STUDIARE. Ma l’insegnante che ama i suoi ragazzi e la sua materia non deve dire di studiare, perchè É CONTAGIOSO. Come l’amicizia. Non è un dovere. É un grande bisogno. La PREGHIERA É POTERE ESSERE PRESI SUL SERIO DA DIO: sulla nostra vita e nella nostra vita. Potere consegnare la vita con tutte le sue variazioni ed essere presi sul serio è qualcosa di enorme. Così METTERCI AD ASCOLTARE DIO nella nostra coscienza, negli avvenimenti … // Se noi siamo un po’ amici della nostra coscienza e siamo disposti ad ascoltarlo, stiamo tranquilli che Lui risponde. Se chiediamo a Dio: “sei contento di come faccio … ?” e abbiamo il coraggio di ascoltare, DIO CI PARLA, e GIOISCE di potere parlare con noi. // A partire dal giorno d Battesimo la vita di Dio è in noi. Lo Spirito di Dio è comunicato a noi, e il nostro corpo diventa un TEMPIO. “Non sapete che siete tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in voi?”, ricorda San Paolo. Che significa che dobbiamo renderci conto di cosa abbiamo ricevuto in Dio. La preghiera NON DOBBIAMO CREARLA NOI CON I NOSTRI MUSCOLI SPIRITUALI, ma è il permesso accordato al Padre che inizia a farla in noi, perchè, a livello di inconscio collettivo, c’è tanta PAURA DELLA DIVINITÁ. Ma lo spirito in noi grida ABBÁ, PAPÁ, ossia ci vuole liberare dalle paure su Dio, facendoci capire che Dio è solo maternità e paternità. Yves Congar scrive sulla Chiesa che lo STESSO SPIRITO CHE HA PREGATO IN GESÚ fa pregare noi, così poveri. Lui SI FA SENTIERO, ci porta a Gesù e Gesù ci porta al Padre. E in questo senso la preghiera è dono, altro che dovere!
- LA PREGHIERA NON É QUALCOSA DI COMPLICATO. Non è FACILE ma É MOLTO SEMPLICE e ci rende SERI e RESPONSABILI. Gesù nel Vangelo parlava a gente che nel 95% dei casi era IGNORANTE. Povera gente a cui Gesù parlava del Padre e della preghiera in modo meraviglioso e anche ALTO. // E allora la preghiera non è nient’altro che APRIRE LA VITA A DIO, lasciarlo ENTRARE. Lui c’è, ma a volte lo costringiamo all’angolo o lo ignoriamo, e lui è presente 24/h al giorno, ma una cosa è che Lui ci sia, un’altra che noi siamo contenti di aprirgli le porte e le finestre. In questo senso la preghiera è SEMPLICE ED ESIGENTE, e non ci chiama a convertirci, ma CI FA METTERE ORDINE, ossia ci fa essere noi stessi. // Ma allora PERCHÉ ABBIAMO PAURA DI SPALANCARE LA PORTA E LE FINESTRE A DIO? Il problema è la nostra IDEA DISTORTA di Dio, che ci fa pensare che a casa sua si sta male, è una prigione, e allora uno se ne va. Ma il figliol prodigo, tornando fa esperienza che l’abbraccio paterno gli fa capire che non è come pensava lui; e l’altro figlio stava in casa, ma non era convinto, lo serviva come un padrone: L’IDEA DISTORTA DI DIO GENERA UNA VITA DISTORTA E DI PAURA. E noi abbiamo la sensazione che se gli apriamo la porta, Dio ci punta il dito. Gesù, invece, ci ha parlato di un Dio molto diverso. Natanaele si chiede: “ma da Nazareth, può venire qualcosa pieno di buono?” … Gesù dice di lui: “qui c’è un israelita in cui non c’è falsità”. La prima cosa che vede Dio in me è LA PERLA. Sulla sincerità si può costruire tutto. A ZACCHEO dice: “oggi mi devo fermare a casa tua”, ossia CONSIDERAMI TUO AMICO, IO CI TENGO ALLA TUA AMICIZIA. E quindi si trovano alla mensa assieme. E mette ordine nella vita. Nessuno mette ordine PER IL DITO PUNTATO, MA PERCHÉ SI SENTE FINALMENTE AMATO, e questo è il desiderio più profondo di ognuno di noi: tutti noi abbiamo solo bisogno di sentirci AMATI e STIMATI, e quando questo capita, LÍ CAMBIA TUTTO. É l’amore che fa cambiare le persone, non le leggi. Le persone timide che trovano la persona giusta CAMBIANO. Quando apriamo il cuore a Dio, la prima cosa che mi vuole dire non è CONVERITITI, ma TU SEI MIO FIGLIO E IO TI AMO, E NON ASPETTO AD AMARTI QUANDO SARAI SANTO, MA ADESSO, E SE TU CREDI AL MIO AMORE TU POTRAI DIVENTARE SANTO. I santi non sono degli eroi, ma persone che hanno creduto all’amore di Dio attraverso il Vangelo e di lì nascono le cose che nascono. Questa è la cosa più difficile ma anche quella che ci salva: “quando andiamo all’eucarestia”, quando ci confessiamo, credere all’amore che si comunica a noi: amati per potere amare.
CI SONO SEGNI PER CAPIRE SE LA NOSTRA PREGHIERA É AUTENTICA O NO? Ci sono quattro segni: “Guardatevi da agnelli che sembrano chissà cosa, dai loro FRUTTI li riconoscere”. Noi non capiamo se stiamo pregando bene, ma il criterio più vero è vedere cosa capita.
- LA MIA PREGHIERA É IN SALUTE SE MI RENDE RESPONSABILE DEI MIEI IMPEGNI: non deresponsabilizza mai se è vera, perchè DIO NON ACCETTA DELEGHE: è un tipo così: SA LAVORARE SEMPRE IN ALLEANZA: sempre PER noi, ma sempre CON noi. La Parola ALLEANZA attraversa tutta la Scrittura. Noi siamo chiamati a vivere un rapporto di Amicizia con Dio. Dio è ALLEANZA IN SE STESSO, e quando opera fuori, OPERA SEMPRE IN ALLEANZA. // Il mondo è pieno di gente responsabile. Il xano è responsabile PER AMORE e PER SERVIZIO; quello che facciamo non rimane, ma l’amore che mettiamo nel fare le cose RESTA. Se pulisco lo faccio con cura per fare ABITARE BENE: Non è solo pulire per terra o passare lo spazzolone: dobbiamo avere il CRITERIO DELL’AMORE PER LE PERSONE e in definitiva a Dio. Per un bene che vogliamo per gli altri.
- Chi PREGA DAVVERO SENTE IL BISOGNO DI STACCARSI DAL MALE E ATTACCARSI AL BENE. Quando non ci fermiamo mai, la coscienza si ferma. Chi prega ha una UNA COSCIENZA SVEGLIA per cui il male viene segnalato IMMEDIATAMENTE, come anche il BENE. La coscienza AVVISA IN TEMPO REALE. In questo momento magari ci fa stare male, ma in questo momento mi posso consegnare al Signore e ripartire. E poi quando preghiamo vediamo molto di più il bene che possiamo fare, vediamo anche il BENE che c’è negli altri, la nostra vita si riempie di gioia. DI BENE CE N’É TANTO. I nostri occhi diventano più acuti; salutare, dare una mano per un piccolo lavoro, la disponibilità per le relazioni. Il bene non deve partire subito in missione. Il bene ha mille forme nel quotidiano.
- Ci RENDE PIÚ UMILI. Avvicinandoci di più a Dio, noi ci rendiamo molto più conto di come siamo MISERI E LIMITATI, ma non per vivere nei sensi di colpa, ma per essere pieni di speranza e consapevoli del nostro limite. Siamo poveri ma pieni di speranza. Non guardiamo a noi, ma contiamo su Dio. Quando siamo pessimisti e scoraggiati questa cosa non viene da Dio.
- Paolo fa l’elenco dei FRUTTI DELLO SPIRITO: uno è il DOMINIO DI SE’. In un settore molto preciso che sono LE NOSTRE PAROLE che possono fare un bene immenso e possono avvelenare i rapporti. Io SONO A IMMAGINE DELLA PAROLA DI DIO, e allora venendo a contatto con la Parola chiediamo al Signore di PURIFICARE, di GUARIRE le nostre parole. C’era un missionario che diceva che “se non puoi parlare di una persona in un modo buono, taci!”. Com’è anche brutto il linguaggio volgare. La volgarità d linguaggio rende volgare il cuore. La psicolinguistica dice che se noi usiamo parole violente diventiamo più violenti dentro. Esterno e interno si compenetrano a vicenda. // E poi sul COME VINCERE LE DISTRAZIONI per avere una preghiera più raccolta, devo guardare come gestisco la giornata; non c’è bisogno di riempire la testa di notizie negative guardando cinque TG. Lo smartphone è un dono di Dio, non se ne può più fare a meno, però può essere usato male.
DUE SUGGERIMENTI PRATICI
- Nella preghiera che faccio devo mettere TESTA E CUORE: la preghiera è anzitutto QUESTIONE DI QUALITÁ: affidandoci allo Spirito Santo che è il maestro d nostra vita. Affidargli la Memoria, la mente, le emozioni: chiediamo allo Spirito Santo di aprirci alla Parola di Dio, a una Parola umile, fatto con spirito di umiltà
- Chiediamo di AMARE IL SILENZIO. Un xano che rispetta la sua fede, dovrebbe trovare 10 MINUTI, che sulle 24 ore sono 1/100 della giornata, che non è un dono per lui, ma anzitutto per noi stessi. E chiedermi: 1. COSA VIVO OGGI? PER CHI CREDO? Portare le persone che soffrono davanti a Lui. Se non portiamo a Dio la vita, che cosa portiamo? E invece noi SIAMO CHIAMATI A PORTARE CARNE E SANGUE DELLA NOSTRA VITA, cercando il volto di Dio e mettendoci alla sua presenza. 2. Quando iniziamo a pregare dobbiamo dire: “SIGNORE, HAI QUALCOSA DA DIRMI?” Ci sono persone che non hanno mai tempo per noi, ma noi a volte facciamo la stessa cosa con il Signore. Non è che subito abbiamo delle risposte e magari possiamo fare delle cose. Senza essere feudatari che si fanno servire. Lasciare che Dio parli perchè LUI VUOLE SOLO METTERE ORDINE NELLA NOSTRA VITA e DIO É MOLTO PIÚ UMANO DI NOI, a partire dall’OGGI dove sono chiamato a fare un piccolo passo con il suo aiuto, questo significa mettere assieme determinazione e pazienza.
- NON IMPROVVISIAMO LA MESSA DELLA DOMENICA. Non esiste forma più alta di preghiera dI questa. Un Missionario aveva scritto sull’altare DOVE CI SEI TU C’É IL PARADISO. Nell’Eucarestia c’è Lui, la sua presenza che si dona a noi, ed è importante non improvvisare l’Eucarestia. Sapere che Parola di Dio ci sarà, ma non per sapere delle cose, ma per SCAVARE IL MIO CUORE: magari chiedendomi: SIGNORE, CHE COSA MI DICI DEL TUO AMORE IN QUESTA PAGINA? E il nostro cuore è più aperto. Noi davanti a Dio possiamo andare con un ditale o con un grosso secchio, L’EUCARESTIA É PIENA IN SE’, ma il problema siamo noi, quanta ricchezza vogliamo contenere e quanta pienezza vogliamo vivere.
A un vescovo chiedono: che percentuale di persone va a Messa la domenica nella sua Diocesi? Lui risponde: non mi interessa il numero, ma un’altra cosa, ossia: “QUELLI CHE ENTRANO, COME ESCONO?”
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Paolo dice ai Tessalonicesi 5: “pregate incessante e siate sempre lieti”. Bisogna pazientare per crescere. La CURA per come pregare è fondamentale, e lascia segni di comunione dentro di noi. E la COMUNIONE è importante. Nel lavoro LA GENTILEZZA è una terapia. La preghiera non è un dovere ma è anche vero che noi dobbiamo darci un minimo di “spirito di preghiera” che ci fa sentire la sete di Dio in noi.
Conta a chi ci si rivolge nella preghiera (Arcangeli, Spirito santo, Gesù, Santi …) ? Come si fa a capire se le ispirazioni sono buone o cattive? In paradiso sono tutti d’accordo quindi vanno tutti bene! Occorre anche avere molta prudenza, ci sono cose piccole che orientano al bene, e a volte ci va l’umiltà di chiedere il confronto con una persona di Dio.
A volte è difficile ascoltare e ESSERE PERSEVERANTI nell’ascolto.
Nel Vangelo del Figliol prodigo c’è scritto che tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinano per ascoltare e gli specialisti dell’ascolto invece MORMORANO. Ma guarda un po’!
A volte serve anche magari una volta al giorno ASCOLTARE BENE UNA PERSONA perchè questo significa anche ASCOLTARE DIO.