“Un abito nuovo”

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Leggi tutto ““Un abito nuovo””

“Il volto e la veste”

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.

É curiosa l’osservazione di Luca a proposito degli effetti della preghiera su Gesù. Cambiano il suo volto e la sua veste. Uno si potrebbe dire: “e che c’è di strano?” Il Vangelo potrebbe rispondere: “e perché ci dovrebbe essere qualcosa di strano?” Effettivamente il Vangelo cerca di raggiungerci sempre con la normalità quando ci parla, e il volto e le mani sono elementi comuni a tutti. Leggi tutto ““Il volto e la veste””

“Quaranta”

Continuiamo a “dare i numeri”! La scorsa settimana parlavamo del diciassette, che nella Bibbia si scrive con le stesse lettere della parola TOV, ossia, BUONO. Diciassette suggerimenti di Gesù ci indicavano la strada per rendere BUONA la nostra vita, a partire dal grande invito, coerente con il nostro desiderio di “essere come Dio”, di diventare misericordiosi come il Padre. La Quaresima ci offre un altro numero: QUARANTA. Leggi tutto ““Quaranta””

“Diciassette”

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Leggi tutto ““Diciassette””

Beati?

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Leggi tutto “Beati?”

“Passando in mezzo se ne andò”

All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Mi colpisce sempre leggere quello che Gesù fa nel Vangelo. Cammina “in mezzo” e se ne va. Leggi tutto ““Passando in mezzo se ne andò””

“Fate quello che egli vi dirà”

Carissimi,

colpisce sempre la pagina di Cana di Galilea. Gesù fa il suo primo segno (qualcuno lo chiama miracolo) trasformando l’acqua in vino; ma a ragion veduta, si potrebbe dire che ogni cosa che il Maestro di Nazareth dice e fa sia un “segno” per noi, un segno che non si sostituisce alla nostra libertà ma la dovrebbe ispirare affinché, ognuno, nella propria singolarità e nella propria storia possa imparare una “logica” in grado di dare ai giorni della vita degli orizzonti e dei respiri che soltanto il Figlio di Dio può offrire a quanti lo accolgono. Leggi tutto ““Fate quello che egli vi dirà””

Buon anno nuovo!

Carissimi,

di tutto cuore vi faccio un augurio per un tempo vissuto in modo nuovo in questi giorni che ci regalerà il 2019. Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo a disposizione da gestire. Sarebbe bello che al termine di questo cammino del 2018 ci sedessimo davanti ai giorni trascorsi per interrogarli: “che cosa mi avete insegnato? Che cosa ho imparato dalle esperienze che ho dovuto vivere? A quali persone debbo mostrare la mia gratitudine più sentita per avermi accompagnato lungo i giorni? Cosa voglio fare di diverso nel mio modo di sognare, desiderare, progettare?  …” ; quante domande affiorano nella testa e nel cuore. Avremo la perseveranza e la cura necessaria per accudirle cercando un cammino di risposta? Il Vangelo, mi pare che attraverso Maria sintetizzi in modo assai chiaro questo atteggiamento vissuto dalla  mamma di Gesù: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Mi sa tanto che impareremo a custodire le lezioni dei giorni e a meditarle solo nel momento in cui impareremo a “fare la nostra parte”, a “metterci da parte”, a “rendere parte” del nostro tutto gli avvenimenti che coinvolgono il duro mestiere di vivere. Se lo faremo in compagnia della luce della Parola e della presenza di Dio, sicuramente, avremo tanti elementi che ci aiuteranno a interpretarli e a non sentirci soli e abbandonati.

 

Buon cammino e buon anno!

Don Luigi

Buon Natale!

Mio Dio, mio Dio bambino,

povero come l’amore,

piccolo come un piccolo d’uomo,

umile come la paglia dove sei nato,

mio piccolo Dio che impari a vivere

questa nostra stessa vita,

che domandi attenzione e protezione.

Mio Dio incapace di aggredire e di fare del male,

che vivi soltanto se sei amato,

insegnami che non c’è altro senso per noi,

non c’è altro destino che diventare come Te,

carne intrisa di cielo, sillaba di Dio,

come te che cingi per sempre in un abbraccio

ogni tua creatura malata di solitudine. Amen

Di tutto cuore, auguri a tutti, ma proprio a tutti!

Don Luigi

Il Vangelo della Domenica

ISTRUZIONI PER L’USO

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:«Voce di uno che grida nel deserto:Preparate la via del Signore,raddrizzate i suoi sentieri!Ogni burrone sarà riempito,ogni monte e ogni colle sarà abbassato;le vie tortuose diverranno dirittee quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!». Leggi tutto “Il Vangelo della Domenica”