FESTA
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche Lui (Gesù).
Ci sono tanti modi per fare festa.
Noi, attraverso la Quaresima ci stiamo preparando alla festa di Pasqua, una festa che ci riporta a celebrare e rimettere al centro il messaggio del Crocifisso Risorto, senso e destino compiuto del nostro percorso vitale, che finalmente ritrova la sua pienezza non soltanto dopo la morte, ma a partire da ogni atto di apertura, scelta e fiducia nei confronti della parola della vita, dell’amore e del perdono.
C’è anche un altro modo di interpretare questa parola. A volte non si vuole fare festa ma si vuole fare LA festa a qualcuno.
Nel Vangelo i giudei vogliono fare LA festa a Gesù, che si presenta alla festa di Pasqua nel tempio di Gerusalemme. E, dopo svariati tentativi andati falliti, finalmente ci riescono.
Non capiscono però che fare la festa al figlio di Dio significa fare la festa a se stessi, perchè quando, ci dirà Pietro negli Atti degli Apostoli, noi facciamo fuori l’Autore della Vita, rimaniamo orfani di contenuti, di umanità vera e di senso.
E allora, in questa Pasqua sarà bene che ci rifacciamo la domanda vera:
Noi quest’anno festeggeremo Gesù, e così anche noi stessi, oppure, come i Giudei, gli faremo la festa, facendolo fuori dalla nostra vita (ammesso che vi appartenga)?
No, che festa sia! Ma quella vera!