TU A COSA (CHI) SERVI?
“Chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore”
D’altronde, a che servirebbe una vita che non serve a niente, a nessuno e neanche a se stessi?
La madre dei figli di Zebedeo non sapeva quello che faceva domandando a Gesù che i suoi figli sedessero uno a destra e uno a sinistra del suo trono, perchè il trono del Figlio di Dio è la Croce, e la Croce è il posto dove la vita viene donata sino alla fine a favore dei fratelli, senza se, senza ma, senza pentimento, con amore e per tutti.
La Croce, il dono della vita, il “servire” l’umanità è anche la sola strada che fa passare dalla morte alla vita, dal buio alla luce, dalla Quaresima alla Pasqua.
E noi siamo assetati di luce, non di buio.
Ieri sera ho visto PERFECT DAYS, storia di un uomo che trova e vive il senso della sua vita nel modo di pulire i gabinetti pubblici di Tokyo: quando trovi il senso di quello che fai allora ogni cosa diventa nuova e diversa, anche pulire un bagno usato da tutti, ma pulito per tutti.
Vuoi vivere? Chiediti a che serve la tua vita. Gesù dice che chi dona la vita senza paura e per amore (per causa mia) la trova. Gesù è un signore strano, non si è mai servito di nessuno e si è sempre messo a servizio di tutti. Mi dice che anche io così posso diventare signore.
La mia vita a chi e a che cosa serve? Oggi nei momenti di solitudine e tristezza, perchè non provo a uscire da me stesso e a fare un gesto con il quale mettermi a servizio di chi ha bisogno?