SEGNO
“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona”
Che male c’è a cercare i segni? Nessuno. Anzi, il problema è quando non cerchi più indicazioni in grado di dare delle direzioni al tuo cammino e alla tua vita.
Però, affinchè il segno sia efficace, deve essere VISSUTO, non semplicemente VISTO, perchè a forza di cercare esperienze rischiamo di non iniziare mai a vivere.
Per questo il “segno” di Giona è importante, perchè il predicatore della conversione di Ninive è il primo a doversi convertire, e non una volta per tutte, perchè dopo la salvezza dei niniviti invoca la morte su di sé per la rabbia nei confronti del cuore misericordioso e super accogliente di Dio.
Non finisce mai la strada della sapienza, e del sapere della fede, che non riguarda l’intelligenza, ma la vita, i gesti, i cammini che si decidono di intraprendere. Il sapere del Vangelo, lo sappiamo, non è un sapere intellettuale, ma un SAPERE DELLA LIBERTÁ: di chi, accogliendo il Signore, percepisce la fioritura del “segno di Dio” che è Gesù, in vita rinnovata, rialzata e rimessa in movimento.
Cerco di fare parlare Gesù, segno vivente di Dio, nella mia vita di ogni giorno? In questo momento come mi sta interpellando? Quali segni significativi mi stanno coinvolgendo in questi giorni di Quaresima?