APOSTOLI “sicut in quantum”…
Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Il mio anziano professore di latino, quando facevi un compito che non lo soddisfaceva (ma quando mai lo soddisfaceva?), era solito esprimere il giudizio sul lavoro in questione dicendo: “sicut in quantum”, ossia: “hai dato tanto e io ti restituisco tanto” … in realtà suonava come : “insomma, così così”. Un modo per dire: “poteva andare meglio, non sei stato all’altezza!” e i tuoi tre errori si trasformavano in un suo bel cinque!
Penso a Gesù e penso ai discepoli che sceglie: Gesù non era certamente un professore che restituiva in base a quello che riceveva, non era un uomo del “sicut in quantum”. Pietro: “testa dura”, “de coccio”; Giacomo e Giovanni: i “figli del tuono”: irrequieti, passionali e reattivi, quasi … isterici; Tommaso: primo discepolo “non credente” se non ci mette il dito (una sorta di antesignano dei praticanti che non credono); Giuda Iscariota: … lasciamo perdere, peggio di così non di può! …
Eppure li ha scelti “il maestro” … e ci aveva passato tutta la notte in preghiera …
Che consolante sapere che la Chiesa – la comunità dei discepoli di Gesù che avrebbero riempito lo spazio e il tempo “oltre” e “a partire da” Lui – sia proprio stata affidata alle loro mani.
Discepoli che sono tali perchè “stanno con Lui” e fanno di Lui il motivo del loro “andare”, il riferimento che “cambia” il senso delle cose ma non le cose: pescatori erano e pescatori rimangono, solo non più di pesci, ma di uomini, ed è bello per un uomo essere pescato dal mare per evitare naufragi eterni o di morire affogati: il Vangelo è vita, no?
Gesù quando vedeva un uomo e una donna vedeva il suo cammino, vedeva un seme che diventava frutto, vedeva un presente che si apriva al futuro. Se tu glielo consentivi, Lui “ti metteva al mondo”, come un bravo genitore, che ti dà la vita affinché camminando tu possa imparare a vivere le TUA vita.
I genitori – come i “maestri” – possono offrire solamente radici e ali: la possibilità di radicarsi in un amore e di credere nella capacità di spiccare il volo. Gesù lo sapeva MOLTO BENE!