CRISTO, RE DELL’UNIVERSO

“Ma quando mai ???”

 Carissimi, la prossima settimana comincerà l’Avvento, il tempo che ci prepara al Natale. 

Finisce un anno (liturgico) che attraverso tutti gli appuntamenti della domenica voleva suggerirci un modo di vivere e di affrontare la vita, a partire da Gesù e dall’incontro con Lui. La Domenica diventava luce per i sei giorni successivi. Per chi di noi lo ha percepito è stato bello sentire la presenza di Dio come quella di un Regale Pastore che non ci ha mai abbandonato, ma anzi, ci ha resi un tantino più “signori” di noi stessi e della nostra vita. Oggi è la festa di Cristo, Re dell’Universo. Ecco il Vangelo e una traccia con tre citazioni dalle Letture. Si possono anche usare per la preghiera in famiglia.  

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio delluomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.  Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.  Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, lavete fatto a me”.        

  1. IO STESSO ANDRÓ ALLA RICERCA DELLE PECORE : “Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine”.   Il mio “lavoro” di discepolo non è inventare sempre delle cose nuove, ma “mettermi a disposizione” di Chi mi sta cercando. Nella vita le cose “capitano”, ma per vederle è importante guardare, essere attenti. Anche Dio, lo scorge chi ha occhi e cuore che lo vogliono cercare. DOMANDA: Quando? Come? In che cosa mi faccio cercare e trovare da Dio? 
  2. COSÍ TUTTI RICEVERANNO LA VITA IN CRISTO : “Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita”.   Se da Adamo (la nostra condizione limitata e mortale) riceviamo in eredità la morte, San Paolo ci ricorda che da Gesù si riceve in dono la vita. Non solo quella eterna, ossia dopo la nostra morte, ma quella di tutti i giorni. Quella rinsaldata, motivata, approfondita, ispirata e forte che resiste anche di fronte a tutte le morti che ci sorprendono quotidianamente: l’amore che vince l’odio, il perdono che vince la rabbia e il risentimento, la mitezza che vince l’odio, la disponibilità che vince le nostre pigrizie, ecc …  UNA DOMANDA: Che cosa provo dentro di me  quando riesco a superare certe situazioni che mi sembravano statiche e senza soluzione? 
  3. MA QUANDO MAI?Avevo fame e mi avete dato da mangiare … “. Che bello sentire nel Vangelo che la salvezza e il compimento delle nostre vite dipendono dai gesti – consapevoli e inconsapevoli – di amore che abbiamo fatto a chiunque avesse bisogno. Non per merito, ma per naturale conseguenza di un senso che trova finalmente il suo compimento in Colui che dice che ogni gesto di amore “finisce in Lui”, come dire che tutto il bene che facciamo è raccolto al suo cospetto. E chi ha il “coraggio del bene” fa trionfare sempre la vita. UNA DOMANDA: Chi, per me, è affamato, assetato, straniero, nudo, malato e in carcere? Che cosa posso fare per lui?