XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B

LA PAROLA DI DIO 

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Tre parole, tre frasi che possono accompagnare la nostra riflessione settimanale sulle orme del Vangelo, parole che, se vissute, ci renderanno sempre più capaci di scegliere come “dire Gesù” nel mondo, non parlando ma vivendo la Sua Parola. 

  1. DI COSA STAVATE DISCUTENDO PER LA STRADA? Non semplicemente un “pour parler”, ma, più incisivamente: quali sono i pensieri che danno vita alla vostra vita? Perchè la nostra vita dipende totalmente da quello che portiamo nella nostra testa. Per questo ogni tanto è importante fermarci per domandarci: ma quali sono i pensieri che ci abitano? Cosa portano nelle nostre esistenze? Sono distruttivi o costruttivi? Aprono strade o chiudono possibilità? Cosa significa pensare secondo il Vangelo?  
  2. SE UNO VUOL ESSERE IL PRIMO, SIA L’ULTIMO DI TUTTI E IL SERVITORE DI TUTTI: Ci pensate come sarebbe liberante se ognuno di noi quando fa qualcosa non lo facesse per se stesso ma per il valore che ha ? Fare il bene senza sentirsi dire grazie. Salutare anche senza ricevere un saluto. Fare un gesto gentile anche senza riconoscimento. Avere la libertà di occupare l’ultimo posto senza essere notati … mmmhhh, che bella libertà che si respira. Aria di Vangelo!
  3. ACCOGLIERE. Questo è il solo verbo che ci rende discepoli di Gesù. Gli altri, troppo moralistici o volontaristici o religiosamente prestazionali sono solo a servizio del nostro narcisismo malato, che non capisce che l’IO inizia a respirare non perchè sta in mezzo a tutto, ma perchè ha trovato il suo CENTRO.