PICCOLO LESSICO QUARESIMALE (-33)

VEDERE 

Buona settimana a tutti! 

Manca ormai poco all’atterraggio, al grande giorno di Pasqua. 

Come sta procedendo il cammino? 

Nel Vangelo di ieri c’era una richiesta: “Vogliamo vedere Gesù”. 

Tutti vorremmo vedere Gesù, vorremmo toccare, sperimentare, soppesare e valutare. 

Ci voglio tornare, dopo averlo meditato durante la messa e lo faccio condividendo un bellissimo commento di Padre Semeraro: 

“I Greci chiedono di vedere Gesù e il Signore sembra dire che volerlo incontrare è come voler vedere il «chicco di grano, caduto in terra»! La sua verità non è comprensibile se non in quel mistero di nascondimento e di offerta totale ben significata dall’evocazione del seme che marcisce e muore. Detto questo, la conseguenza diventa del tutto naturale, ma tremendamente esigente: «Se uno mi vuol servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore» (Gv 12,26). In realtà, il Signore Gesù non si sottrae alla domanda dei Greci, ma onestamente risponde senza fare mistero del fatto che «vedere», nel caso della relazione con Lui, non è una semplice operazione intellettuale di sapere – in greco lo stesso verbo dice le due cose! – ma comporta una sequela che è tutta in discesa e che richiede il «pieno abbandono» del seme nella terra, un ritorno e una conversione incessante al «dentro» e al «cuore», dove si decide della nostra vita non in modo teorico, ma in modo esistenziale e concreto”. 

Cosa evocano in me queste parole? Quanto mi sento discepolo secondo il Vangelo? E se questa giornata mi fermassi dieci minuti a domandarmi come quanto conosco veramente Gesù e quanto sia importante per me?