Quarta domenica del tempo di Quaresima

LUCE O BUIO? 

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Anche noi, siamo tanti  piccoli Nicodemi che, nella notte della verità delle domande che ci portiamo nel cuore e a volte non ci lasciano dormire, ci rivolgiamo timidamente a Gesù, perché sappiamo che Lui è un maestro venuto da Dio, e nessuno può fare i segni (in-segnante) che fa Lui, se non perchè Dio lo abita pienamente. Anche noi abbiamo bisogno e aspiriamo a quella sete di luce in grado di gettare qualche bagliore di speranza e di forza sul nostro buio. La risposta non si fa attendere: “devi rinascere!”. Come dire … non basta quella prima venuta al mondo che coincide con il giorno del tuo compleanno, ce n’è una seconda, ancora più importante,  che devi scegliere tu e che sia il faro e l’indizio di storia nuova e  futuro per i tuoi passi quotidiani. E Gesù viene innalzato per questo: per insegnarmi cosa sia una vita “eterna”, ossia PIENA, “di indistruttibile qualità”,  direbbe Maggi. Viene innalzato, abbassandosi verso di me, perchè io mi possa ritrovare, come quel figliol prodigo che torna dal Padre che lo aspettava e non contiene la sua gioia, perchè “era perduto ed è stato ritrovato”! Che bello questo Signore che non è venuto a condannare il mondo ma a salvarlo! Al massimo sono io che mi condanno quando non sto nella Vita, perchè faccio un’altra strada, e togliendo una D dalla parola delle parole, mi rimane soltanto il mio IO … che diventa il tutto, il centro, l’idolo al quale sacrificare il mondo per paura di perderlo …. condannando a morte me e il mondo (vedi Tg, giornali, e radiogiornali) … Ma allora, perchè non si cambia strada? Perchè noi uomini non lo capiamo? Forse per il motivo che dice Gesù: “la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce” … Perchè preferiamo il buio alla luce? Abbiamo proprio bisogno di un Salvatore. Di un Salvatore del mondo!