Vie
Rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano
Che strano, la via uguale, l’esito diverso.
Ma allora, cosa fa la differenza?
L’approccio, ossia la nostra disposizione e la nostra disponibilità a permettere alla Via del Signore di essere un CAMMINO, anziché considerarle un inciampo.
Ma il permesso lo dò sempre io.
Seneca quando parla a Lucilio della gioia scrive: “la gioia di cui ti parlo e alla quale cerco di condurti è fondata e si genera intensamente nell’interiorità”.
Anche io devo tornare dentro, nell’interiorità, per dirmi…
“Quante volte non capisco, quante volte le cose non tornano, ma quante poche volte ho l’umiltà di fermarmi a considerare la mia via e la mia direzione per dichiarare che forse … sto sbagliando strada?”
E ricordando che Dio non è venuto a condannare il mondo, ma a salvarlo.
Insieme a me.
Io dove sto andando? Dove mi stanno portando i miei passi? La via della Quaresima sta già facendo nascere piccoli germogli di novità e sogni di differenze?