PIOGGIA E NEVE
Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra …
Sì, lo sentiamo: le pareti del naso sono secche, il respiro asciutto, la terra arida, l’erba un po’ verde un po’ marroncina, a Palermo si fa il bagno al mare e sono tutti felici, ma in realtà … così non dovrebbe essere. Il ciclo delle stagioni dovrebbe avere il suo rigore logico, e il disagio dell’ombrello e delle scarpe idrorepellenti a causa della neve sappiamo bene che sono la premessa della fioritura e della possibilità di frutto per la stagione estiva.
In inverno dovremmo dire “oggi fa bello” se fa freddo, se piove, se nevica … Ogni stagione ha un’identità estetica e di identità che il cambiamento climatico imposto dall’uomo ha ormai disconosciuto.
Ma così … dove arriveremo?
Potremmo dire così della vita spirituale: quante volte non dedichiamo tempo quotidiano a quella parola di Dio che è come la pioggia e la neve. Poi però, alla fine della giornata come ci sentiamo? Aridi e spenti.
Come la terra. E anche noi siamo terra.
Quanto tempo dedico ogni giorno alla lettura della Parola di Dio che, nonostante tutto promette che non tornerà a Dio “senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia”?
Oggi a che ora mi fermerò per leggere il Vangelo e chiedermi cosa mi dice?