PARENTI
“Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?”
La parola di oggi è PARENTE.
Ho scoperto che deriva dalla parola latina PARERE, che significa PARTORIRE.
Quindi, a rigor di logica, solo la madre dovrebbe essere una parente. Eppure, quante persone, ogni giorno, nel bene e nel male “ci mettono al mondo” e davanti al mondo per affrontarlo: madri, padri, cugini, fratelli, sorelle, nipoti … Ci sfidano, ci arricchiscono, ci provocano e ci ammaestrano.… tutti ci interpellano, soprattutto quelli che influenzano la nostra “prossimità”. Grande digiuno rinunciare alla nostra centralità per fare spazio di riconoscimento alla loro presenza. Come dire, l’amore a km0 è sempre più difficile dell’esportazione della nostra carità a migliaia di km di distanza.
Sto “trascurando” qualche mio parente? Oggi cosa potrei fare per ridare vitalità e senso al legame con loro?
Buona giornata!