XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

ISTRUZIONI PER ACCRESCERE LA VITA 

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

“Fa che seguendo le orme di Cristo, scegliamo sempre le vie che accrescono la vita”.

Questa domenica incominceremo il nostro incontro con Gesù chiedendo che “seguendo le orme di Cristo, scegliamo sempre le vie che accrescono la vita”. Una bella richiesta. Tutt’altro che facile. Sentiamo allora come ci istruisce la Parola di Dio per accompagnare questo intento: 

  1. Geremia. Profeta che sta revisionando il senso della sua vita, tra delusioni e gioie, chiarezze e oscurità, tentato di abbandonare la “professione”, sente però di  non riuscire a contenere il fuoco che c’è dentro di lui”. La vita, al di là degli esiti momentanei, dipende effettivamente dalla pienezza del cuore, dalle motivazioni che la nutrono, dalle passioni che la orientano. Se manca questo manca anche il resto. Allora, per scegliere le sue vie, il Profeta ci suggerisce di farci delle domande molto precise: “Quali sono i miei sogni? Ne ho ancora? E qual è la mia vocazione, la mia sensibilità unica e particolare che mi fa agire nel mondo per apportare quello che solo io sono? Che cosa mi sento chiamato a fare? Lo sto facendo? Geremia ci ha creduto nonostante la paura! Riordinando alcune cose questa settimana ho trovato un foglio usato al gruppo giovani, dove c’era scritta questa frase:  non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di avere vissuto”: forse è ora di rispolverare le nostre superfici e vedere cosa compare. 
  1. Paolo poi, nella seconda lettura, per condurci sulla strada della vita ci ricorda una cosa molto importante: “Non conformatevi ma trasformatevi!” … è difficile esprimere se stessi quando sembrerebbe che tutto porti all’omologazione e al conformismo. Però, a ben pensarci, sono coloro che nel cuore hanno portato il desiderio di trasformarsi e così trasformare il mondo attorno a sé – perchè le due cose sono strettamente collegate – che al cambiamento di “visione” del mondo sono riuscite a trasformarlo. Sarebbe bello chiedercelo: quali sono i blocchi che vorrei oltrepassare? L’ascolto attento di Gesù e della sua Parola cosa mi invitano a fare di nuovo, di trasformativo, di rigenerante per me e per gli altri? 
  1. Per trovare la vera VITA, che per noi è Gesù, le cose non sono immediatamente comode. Gesù, senza edulcorare nulla, dice ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Parole  dure, strane e particolari: che vorranno dire? Eppure sono indicazioni molto precise, che senso hanno? 

 

A. Rinnegare se stessi  “non significa annullarsi, appiattirsi, mortificare quelle cose che ti fanno unico. Vuol dire: smettila di pensare sempre solo a te stesso, di girarti attorno” (E. Ronchi). Nel momento in cui impareremo l’arte dell’uscita per l’incontro allora troveremo nuova vita. 

B. Prendere la croce:  ossia, penso: “sii fedele ai tuoi sogni, non avere paura di vivere fino in fondo le tua aspirazioni migliori”. La croce non è l’invio del dolore da parte di Dio, ma il coraggio di vivere il dolore e di attraversare la sofferenza perchè si crede  quanto si sta facendo è importantissimo. Io per cosa sono disposto a dare la mia vita? 

B. Mi segua: perchè? Perchè non basto a me stesso. Io, se credo all’amore ho bisogno niente meno che di stare con la mano sempre attaccata al lembo del mantello di Gesù per imparare a  “trovare la vera gioia” 

Perchè, giustamente … a che serve guadagnare il mondo se poi si perde la vita?