ASCENSIONE DEL SIGNORE

SALIRE IN BASSO

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

 

Nella nostra meravigliosa lingua italiana a volte adoperiamo delle espressioni che non sono del tutto corrette e coerenti, per esempio diciamo “esci fuori”, oppure “entra dentro”, o anche “scendi giù” e “sali su” … ma, mi domando io, perchè rafforzare un verbo che contiene pienamente in sè, senza altre spiegazioni, la direzione che vuole esprimere? Non si può uscire dentro, neppure entrare fuori, oppure scendere di sopra, il maestro mette subito una correzione con la matita rossa e ti dà un bel quattro! Invece, per il Vangelo, si può SALIRE IN PROFONDITA’, si può ASCENDERE IN BASSO, perchè proprio questo è stato uno degli ultimo atti del Signore Gesù che danno al Vangelo quel meraviglioso senso del realismo che soltanto l’umanità mortale del Figlio_Risorto poteva conoscere pienamente.

Gli Undici tornano nella Galilea del loro innamoramento del Maestro e dei primi passi fatti nell’aura del “primo amore” che non si scorda mai, e questo è già importante perchè è la commemorazione della Sorgente inesauribile delle loro decisioni. Ma dopo essersi prostrati davanti al Risorto, nel loro cuore DUBITANO: e cosa fa Gesù? Anzichè allontanarsi da quella manica di “ignorantoni” SI AVVICINA ulteriormente per conferire loro il potere donatogli dal Padre. D’altronde la testimonianza è una vita che si racconta, non il racconto di una vita: e allora come faresti ad annunciare il Vangelo in modo credibile se tu per primo non avessi sperimentato di essere colui che ha fatto esperienza di guarigione, di perdono, di speranza e di infinito incoraggiamento da parte di Gesù? E’ credibile di noi solo quello che crediamo! Allora partiamo, andiamo immergendo i nostri incontri con gli altri nel nome di un Padre, di un volto umano che è quello di Gesù, di un soffio vitale che è quello dello Spirito Santo, lasciamo segni di amore che dicano tutto il nostro desiderio di continuare a credere a questa sola forza che rende la vita più degna di essere vissuta e più coerente con il senso della  creazione. Non siamo soli, Gesù è SALITO DENTRO DI NOI, e non ci abbandonerà, fino alla fine dei giorni!