FESTA DEL BATTESIMO DI GESÚ

LO SPIRITO DEL SIGNORE É SU DI ME (?) 

 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Sono passati otto giorni dall’inizio dell’anno. Non so se avete fatto qualche proposito. Non so se vi ricordate ancora che siamo in un anno nuovo e non semplicemente nella continuazione di quello appena concluso. Fatto sta che nel Vangelo, che conclude il ciclo delle feste  della natività (azione del nascere – Natale) di Gesù oggi celebriamo la festa del Battesimo del Figlio di Dio. Magari qualcuno si domanderà: “ e cosa c’entra?”. C’entra, perchè il Battesimo rappresenta sempre – come ogni sacramento – un inizio qualitativamente nuovo della vita: per i riferimenti, il desiderio di camminare, le alleanze attivate. Per Dio che cammina con te e tu che cammini con Lui. E che cosa ci dice l’evangelista Luca? Che nel momento del Battesimo “lo Spirito del Signore scese su Gesù” … non sarà che questa sia un’indicazione preziosissima per le nostre vite, non soltanto dal punto di vista spirituale? Sentivo un medico che diceva che secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la SALUTE è uno stato in continua evoluzione nel corso della vita e comprende l’interazione tra il benessere fisico, psichico, sociale e anche … SPIRITUALE (!): già, spirituale, riguarda proprio la nostra spiritualità. E all’inizio della vita pubblica di Gesù c’è proprio lo spiritualissimo Spirito di Dio a mettere il marchio della presenza di Dio sulla vita del Figlio. La salute fisica, psichica e addirittura sociale non bastano per apprezzare la vita fino alla fine: ogni relazione di cui siamo fatti – con noi stessi, con gli altri, con le nostre scelte e le nostre fragilità condivise – sarà difficilissima da supportare (e a volte sopportare) se non mette le proprie radici  in un RESPIRO (spirito) segreto, ampio, curato in grado di dare senso profondo al nostro vivere nel mondo così com’è. Lo Spirito lavora per questo motivo, e lo fa a partire dalla parole che il Padre, in Gesù, rivolge a tutti noi: TU SEI MIO FIGLIO, IO TI AMO, MI PIACE STARE CON TE (ho posto il mio compiacimento). Spiritualità è riaccendere questa consapevolezza ogni giorno, ogni tanto, per altri ogni domenica, con queste PAROLE che vogliono DARE FORMA al nostro tempo dal punto di vista delle nostre scelte, delle nostre parole e di tutto ciò che viviamo. Invecchiare non significa “diventare vecchi”, significa maturare, crescere, aprirsi, scavare e vedere le cose in modo sempre nuovo. Oggi ce lo chiediamo: “che Spirito soffia dentro/su di me?” Il pericolo è invecchiare da giovani! Perchè ci sono quarantenni molto vecchi  e novantenni molto giovani!