POTERI …
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Il Vangelo questa domenica chiama ciascuno di noi e ci invia nel mondo. Il nostro mondo, che è quello delle nostre famiglie, del lavoro, degli impegni, delle nostre convinzioni personali e dei nostri progetti, insomma, quella porzione di umanità che il Signore ha affidato alle nostre mani affinché la custodiamo e, come un bel giardino, la lavoriamo per seminare una semente di qualità che faccia nascere buoni frutti.
Colpisce anzitutto che la missione avvenga nel mondo “a due a due”. Non è mai una questione privata, ma accade sempre a partire da una relazione con i fratelli, anzitutto quello più vicino a te, quello a “km zero” che hai deciso di rendere tuo prossimo (il fratello infatti te lo trovi sempre così com’è; si nasce fratelli ma bisogna diventarlo!) che a volte è il più difficile da amare perchè è anche colui che conosciamo e ci conosce meglio. Ma proprio la “prossimità accolta e amata” diventa la possibilità della manifestazione della tenerezza evangelica rivolta alle zone più bisognose dei nostri cuori e dalle nostre povertà. L’amore è il primo annuncio del Vangelo, a partire di lì si costruisce tutto il resto. Se manca questa base manca tutta la linfa vitale della Buona Notizia di Gesù che racconta la compassione di Dio per l’umanità. In maniera assoluta e incondizionata.
Per questo motivo, proprio per due volte – come a sottolineare la cura della relazione con il fratello reso prossimo e fraternizzato – Gesù dà ai discepoli il POTERE di contrastare e sconfiggere gli spiriti impuri e con i demoni. Sì, potere! Gesù permette ai suoi discepoli di avere potere sul male e su tutte le forze che dividono e rovinano i legami buoni di prossimità. Gli spiriti sono impercettibili come l’aria, invisibili come l’ossigeno ma portentosi come una boccata d’aria: senza … si muore! Non si vedono, ma occorre vigilare attentamente affinché la morte dei gesti della nostra speranza, del nostro amore e del nostro “crederci” non vengano troncati da “bazzecole” apparentemente insignificanti che si insinuano come un veleno apparentemente innocuo che riesce a distruggere tutti i buoni propositi della vita e dei nostri sogni. Per questo lo stile è importante e diventa un vero e proprio contenuto: un bastone, un paio di sandali e una tunica diventano l’essenziale armamentario per il viaggio della prossimità e dell’amore: qualcosa a cui appoggiarci, la possibilità di fare dei passi e l’essenza di un abito/abitudine che non soffoca ma permette di muoversi in libertà.