La risposta è: trarre lezioni, prendere posizione e, dove possibile, intervenire.
“Un viaggiatore in poppa ad una nave non direbbe non sono fatti miei, quando i passeggeri in prua alla stessa imbarcazione gridano aiuto alla vista di un foro da cui entra l’acqua”
Papa Francesco, durante l’intervista dal titolo “Il mondo che vorrei”, andata in onda il 10 gennaio 2021 su Canale 5, esorta il mondo a uscire migliori dalla crisi odierna, evitando la doppia sconfitta, quella legata alla crisi in sé e quella di uscirne peggiori, semmai ritornassimo a condurre la vita come prima.
I grandi valori, afferma il Pontefice, ci sono sempre e sono insiti nella cultura. Non cambiano mai nella storia: ciò che cambia è l’espressione degli stessi valori con la cultura del momento.
Guerre, distruzione, ingiustizia sociale, egocentrismo – detto anche “IO” che prevale sul “NOI”, la cultura dello scarto, ossia considerare inutili coloro che non producono profitto (anziani, ammalati, bambini, immigrati bisognosi) e si scartano… sono gesti e comportamenti che generano l’allontanamento tra le persone. La cultura dell’indifferenza, “il sano menefreghismo”, non è in nulla “sana”.
La risposta – almeno una delle risposte- che ci porta a uscire migliori dalla pandemia è la cultura della fratellanza. La fratellanza non è il club degli amici, non vuole dire una creazione di un circolo esclusivo di amici, ma è inclusione. È la capacità di seminare la speranza, di ritrovare un senso di comunità e viverla insieme.
La comunità è consapevole di essere tutti sulla stessa barca da interdipendenti e, come dice Papa Francesco,” nessuno si salva da solo” .
Ci salveremo tutti insieme o non si salverà nessuno.
La pagina “Sulla stessa barca” si guarda intorno, vuole entrare con rispetto ma in maniera dirompente nella storia delle persone, membri della comunità umana, raccogliere testimonianze, esperienze e stimolare ognuno a scegliere ad agire con la parola, la preghiera e/o con le opere, aiuta a prendere consapevolezza di ciò che ci circonda e guida l’audacia dell’agire, che nasce con il sapere.
Benvenuti a tutti, fratelli e sorelle, consapevoli compagni di un viaggio, tra passeggeri e marinai, dove Cristo è sia mezzo che metà.