Suggestioni da deserto …
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Mentre gli evangelisti Marco e Luca sono molto precisi e si dilungano a raccontare le tentazioni di Gesù che combatte satana nel deserto – rinunciando alle seducenti chimere dell’avere, del comandare e dell’apparire come bussole esistenziali – Marco, molto lapidariamente scrive tre parole: “tentato da satana”. Tre parole che dicono tutto. Tre parole che si compiono nell’arco di QUARANTA giorni, dove il quaranta indica una completezza, come il tempo di Mosè sul Sinai, di Elia sul monte Carmelo, del popolo di Israele nel deserto … come dire: una vita! La vita è così, una continua tentazione di cambiare strada dall’inizio alla fine, attratti da quanto anziché darci la vita ce la toglie! Gesù nel deserto scende in un silenzio pieno di frutti che porta a scegliere il Padre e la strada della vita, là dove si avrebbe voglia di volgerGli le spalle a favore del proprio assoluto tornaconto.
Ma Dio è sempre attento a indicare la strada della vita ai suoi figli. Già dall’AT implora il suo popolo di scegliere la vita anziché la morte. Questa settimana nella liturgia delle messe feriali si levava alta la sua supplica a Israele che stava attraversando il deserto nel suo cammino verso la Terra Promessa. Nel Libro del Deuteronomio diceva: “io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità” e poi rincarava e approfondiva il profeta Amos: “Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi” … Gesù ricorda questa cosa all’uomo dominato dallo spirito impuro nella sinagoga, subito dopo la pagina del deserto appena letta, quando viene accusato: “sei venuto a rovinarci!” … (la stessa accusa che il divisore continua a sussurrare alle nostre orecchie: “è venuto a rovinarti, lasciaLo perdere quel Gesù, cosa stai a sentire il Vangelo, sono tutte storie, non fidarti, pensa a te stesso, invenzioni dei preti, fa come tutti, eh che sarà ?!” Ecc. ecc. ecc … ) … Gesù invece libera quell’uomo per ricordare a lui e a tutti che non è venuto a rovinare noi, ma a rovinare tutto ciò che ci rovina!
E noi, ci crediamo? Sarebbe bello fermarsi cinque minuti, domani o questa settimana, per collegare le nostre tristezze, i nostri sensi di mancanza di compimento, i nostri vuoti con le loro radici: “perchè sto così? Cosa sta generando questo stato delle cose? Le mie scelte portano alla vita o alla morte?”. Chi vorrà scegliere Gesù come “alleato” per darsi delle risposte … potrà trovare sentieri che portano alla vita.
Buon attraversamento a tutti!