DONARE

“Donare è come sporgersi sull’orlo di un burrone. Sembra che il dono precipiti nel nulla, scompaia. Ma in realtà solo esponendoci sull’orlo del burrone riusciamo ad andare un po’ più in là per raggiungere l’altro che sta dall’altra parte del burrone. Il dono crea, piano piano, un ponte. Il dono è un ponte!

C’è una domanda che trovo sempre molto interessante: Che cosa fa girare il mondo: lo scambio o il dono? A prima vista siamo portati a rispondere che è lo scambio a far girare il mondo. Infatti ci viene in mente immediatamente l’ambito economico, il mondo del lavoro, la finanza. Indubbiamente sono ambiti fondamentali. Basati sullo scambio: io ti do e tu mi dai, io lavoro un mese per te e tu mi dai lo stipendio per vivere, io ti do un chilo di pane e tu mi dai tre euro, tu mi dai un computer e io ti do 500 euro … Tutti i giorni siamo dentro dinamiche di scambio.

 Eppure esistono altre dinamiche, estremamente importanti: la cura e l’amore dei genitori, l’amicizia tra le persone, gli atti di fiducia, la passione del lavoro …. Qui non si tratta di scambio, ma di dono. Offro qualcosa senza chiedere immediatamente nulla in cambio. Mi sporgo oltre me e oltre i miei diritti. E solo così genero qualcosa di nuovo: i genitori generano un figlio, gli amici generano legami, il lavoratore appassionato genera fiducia, accoglienza, progetti nuovi. La logica del dono genera meraviglie. E apre al futuro, crede nel tempo. Chi dona non esige nulla subito. Si fida, si affida, alimenta un legame. E crede nel tempo. Crede che, nel tempo, chi ha ricevuto saprà a sua volta donare. Soprattutto chi dona crede nella libertà, fa un atto libero e crede che il dono aiuterà chi ha ricevuto ad essere capace lui stesso di dono libero. Perché ogni dono porta in sé la capacità di donare se stessi”. 

(Vuoi un caffè?  Lettera del Vescovo Derio Olivero 2019-2020)