COME PUÓ NASCERE UN UOMO QUANDO É VECCHIO?
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Il Vangelo sembra quasi sempre iniziare di notte.
È notte nel cuore quando risorge Gesù; è notte nel corpo quando Gesù inizia a predicare il Regno e a incontrare malati, storpi, ciechi, zoppi; è notte quando Nicodemo, dottore della Legge, fariseo e membro del Sinedrio, si rivolge a Gesù perché in Lui, forse, ha intravisto qualcosa di nuovo, differente, vivo nello stare di Dio in un uomo: “nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui”, perchè davanti a Lui è sorta nel cuore la richiesta che penso tocchi il cuore di tutti noi, ogni volta che ci pensiamo con verità: “come può nascere un uomo quando è vecchio?”. Perchè proprio di questo abbiamo tutti sete.
É notte, ma è possibilità di giorno la risposta di Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
La reazione di Nicodemo, che lì per lì sfiora il limite del ridicolo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?», in realtà sembra sottintendere un’altra verità: facendo come “è normale” non è possibile!
Ossia: facendo come hai sempre fatto, percorrendo le solite strade che non portano da nessuna parte, facendoci salvare da signori fittizi, vivendo certi meccanismi illusori di compensazione, abbandonandoci alle immagini idealizzate di noi stessi, mascherandoci continuamente … è impossibile rinascere.
É impossibile rinascere anche solo leggendo il Vangelo o un suo commento, più o meno pertinente.
É “altro”, è “alto” il luogo dove “risiedere” e dove “essere in Dio”.
Ma proprio questa è la diversità possibile che Gesù vuole proporre ai suoi discepoli per diventare delle creature nuove.
Ma richiede di “tornare all’inizio”, ogni giorno da capo, perchè dopo la Pasqua di Gesù anche noi possiamo ri-vivere delle piccole resurrezioni quotidiane ri-leggendo e ri-portando al centro, nei nostri percorsi quotidiani che mettono in costante prova la solidità delle nostre fondamenta – le risposte del Maestro, vento e soffio di vita.
Concludo con le parole di una preghiera:
“Sii tu l’ostetrico affidabile del parto di noi stessi”!