GIOVEDI 26 MARZO …

Processi

Dal Vangelo secondo Giovanni

… Il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita…

Il Vangelo di oggi è lungo, è un lungo processo estenuante nei confronti di Gesù, accusato di essere un bestemmiatore, perché guariva di sabato, ma il sabato non si poteva! Si può ricominciare a vedere solo dalla domenica al venerdì, il sabato è vietato ridare la vista ai ciechi! Poi Gesù risponde che il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Ma  purché? Motivo molto semplice: Gesù per mettere al centro il Padre dei cieli ri-metteva al centro i figli di terra. Eh già, non puoi parlare di Dio se non parli di uomini. Non puoi amare il Padre se non ami i suoi figli, ossia, quelli che tu rendi tuoi fratelli. 

Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi

Semplice ma non facile!

La vita di chi dice di essere cristiano (tremo!) – e lasciamo da parte i farisei per parlare di noi – consiste solo in questa cosa: “FARE …IN MEMORIA DI LUI!” … “ma la sua parola non rimane in voi”, ci direbbe Gesù. 

E noi, sinceramente, dovremmo rispondere: “mi sa che hai ragione”.

Oh, non buttiamoci giù, siamo già abbastanza a terra e le nostre ruote sono sgonfie. C’è una possibilità: invertire la tendenza per dare nuove forme alla nostra vita. E se ricominciassimo ad “andare da Gesù per avere vita”, ossia, ogni volta che DIALOGHIAMO con la sua Parola ci domandassimo: “cosa mi stai dicendo per avere vita, oggi, con le persone che vivono con me?”? … forse qualche risposta nuova potrebbe aprire nuove strade. Forse capiremmo che prima di fare il processo al Figlio di Dio, gentilmente messo “fuori porta” per essere “richiamato in causa” adesso, quando tutto ci è sfuggito di mano, dovremmo chiederci: “ma io dove mi trovo? Sto camminando? Esco da me per incontrare? So riconoscere nel legame con Dio quella sorgente che ha  gli occhi, le mani e la voce di Gesù?”

Buon cammino, c’è strada! 

Ancora futuro. 

Un abbraccio. 

Per riflettere… 

  • Io dove mi trovo? 
  • Sto camminando? 
  • Esco da me per incontrare? 
  • So riconoscere nel legame con Dio quella sorgente che ha  gli occhi, le mani e la voce di Gesù?