LUNEDI 9 MARZO

 

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Un pensiero per la giornata:

In altre pagine della Bibbia, soprattutto nell’Antico Testamento, si arrivava a chiedere di essere “perfetti” come Dio. Con Gesù, come al solito, le cose si capovolgono e si definiscono ulteriormente: la perfezione non è l’irraggiungibile meta di un Sacro Intoccabile, ma il tentativo di ricondurre tutto  a un’azione fraterna che nasce a partire da un cuore attento, che vede e che sente. Perché Dio si gioca nel fratello, in colui che decido di rendere mio prossimo. Anzi, va ancora più a fondo, perché Gesù dice che il perdono, come tutte le cose che facciamo, dicono la misura con la quale doniamo e riceviamo di conseguenza. La vita è fatta delle dimensioni che noi le concediamo, della misura con la quale misuriamo. Poi, a essere sinceri ci sono tante cose che non sopportiamo e non riusciamo a perdonare agli altri, perché fanno parte, più o meno consapevolmente, del nostro modo di essere e di agire. 

Diceva saggiamente il famoso psichiatra Carl Gustav Jung: “Tutto ciò che degli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi”. … 

Per riflettere…

Cosa mi devo perdonare? 

Con chi devo e posso esercitare maggiore misericordia?