ADDIRITTURA … PERFETTI!
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Che bisogno c’è di scrivere dei commenti? Il Vangelo è chiaro. Entrare nella logica del Regno di Dio, di Gesù, richiede prese di posizione per niente facili. Difficili come l’amore, l’opera più complessa del mondo. É automatico innamorarsi, ma è umano e faticoso amare … forse è per questo che Gesù definisce questo tentativo come quello di “essere perfetti come il Padre nostro celeste”, che significa che Lui con noi fa e farà così, che significa “ma quando mai ci riuscirò?” … E a me cosa suggerisce l’invito al perdono, al porgere l’altra guancia, al superare l’atteggiamento dei pagani e di “quello che fanno tutti”? Cosa significa per me essere discepolo di Gesù, ossia, cristiano?
Don Luigi