Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Perchè alla fine, è proprio così, riprendiamo le nostre quattro cose e ritiriamoci in sordina, perché penso che proprio nessuno, sia degno di lanciare la prima pietra. Ce ne sarebbe per tutti. Chi di noi non sbaglia? Chi di noi – e giustamente – non sa che cosa alberga nel suo cuore; quali sono i suoi desideri e le sue passioni; quanto si arrabbi più per invidia, di ciò che i cosiddetti malfattori fanno, che non per autentico desiderio di rifiutare il male; quanto la bocca sia a volte totalmente s-collegata con da quello che ci suggerisce la bontà del cuore …? L’elenco potrebbe continuare, diventare molto lungo. Una consolazione, nel marasma delle nostre pietraie del cuore ci proviene da uno sguardo nuovo: quello di Gesù; uno sguardo che anziché azionare la mano per lanciare delle pietre, l’allunga per rimettere in piedi chi sbaglia invitando a “non peccare più” cioè, ed è la cosa più saggia, percorrere altre strade che, anziché di morte, aprano spiragli nuovi di vita. Isaia nella prima lettura scrive: “Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi” . C’è speranza per tutti noi, allora, se sapremo guardare Gesù negli occhi per riscoprire la verità della nostra umanità e afferrare la sua mano per ri-attivare cammini pasquali.
Buona settimana a tutti e Buona continuazione di Quaresima!
Don Luigi